Prof.ssa M. Rubino

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mercoledì 26 settembre 2007

SICUREZZA e MOSCHEE

Ancora sulla sicurezza.
Questa volta l'epicentro del problema non sta in Valbisagno, a Marassi, ma a Cornigliano. E' giusto costruire una moschea per il culto degli islamici? In Italia la crescita delle moschee è in aumento , intorno al 2000 ce ne erano 350, ora sono più che raddoppiate (730 in tutta Italia, oltre una trentina per regione). Il sindaco Vincenzi ha preso una posizione coraggiosa in Consiglio Comunale, insistendo su un punto: la costruzione di una moschea non pone problemi di libertà di culto , quella è garantita. Pone problemi di sicurezza. Una moschea può divenire luogo di aggregazione di persone e associazionismo politico. Della società lombarda (di Segrate) che la vorrebbe costruire si sa poco, il sindaco chiede delle verifiche. Vincenzi però si è posta su un piano diverso rispetto alla precedente Giunta del sindaco Pericu e le polemiche non mancano. Cosa ne dite? Il rischio esiste? Oppure la libertà di culto per tutti gli immigrati va protetta ad ogni costo?
A presto, amici ! margherita

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara prof.,

io sono per garantire la libertà di culto agli immigrati, che sono una realtà lavorativa ormai imprescindibile per Genova e la Liguria tutta e aiutano anche la città a stabilizzarsi dal punto di vista demografico. Che poi le moschee possano essere luogo di aggregazione anche di potenziali delinquenti o terroristi, questo non è un problema che a mio avviso deve limitare la libertà di culto, che è sancita anche dalla Costituzione italiana.
Quindi, ok per la costruzione di una moschea, come segno di civiltà, con un occhio in più di polizia e carabinieri in zona ...
Luca

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è così semplice!
Le foze dell'ordine poco possono contro il finanziamento occulto, il proselitismo di kamikaze e simpatizzanti o militanti di al kaida o del terrorismo islamico in genere cui quasi nessun himam è esente,l'azione continua attraverso i momenti di culto per consolidare la shoha, la propria differenza con gli occidentali che può facilmente trasformarsi odio.
Ci vorrebe un'intelligence per ogni moschea ed un controllo di chi conosce la lingua ,i costumi,la cultura per distinguere chi possa essere coinvolto nel tempo nella rete del terrorismo.
Siamo disposti a pagarne il prezzo?

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è così semplice!
Le foze dell'ordine poco possono contro il finanziamento occulto, il proselitismo di kamikaze e simpatizzanti o militanti di al kaida o del terrorismo islamico in genere cui quasi nessun himam è esente,l'azione continua attraverso i momenti di culto per consolidare la shoha, la propria differenza con gli occidentali che può facilmente trasformarsi odio.
Ci vorrebe un'intelligence per ogni moschea ed un controllo di chi conosce la lingua ,i costumi,la cultura per distinguere chi possa essere coinvolto nel tempo nella rete del terrorismo.
Siamo disposti a pagarne il prezzo?

Anonimo ha detto...

sposo in pieno ciò che ha scritto un paio di anni fa Magdi Allam sul Corrire "Prima dobbiamo riscattare alla piena legalità le moschee già esistenti, poi avere la certezza che le nuove moschee non vadano a finire nelle mani dei predicatori d'odio. Soltanto così potremo sperare che le moschee diventino delle case di vetro che, nella condivisione dei valori e dell'identità italiana, ispirino fiducia a tutti, italiani e musulmani."