Prof.ssa M. Rubino

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lunedì 24 settembre 2007

PROBLEMI DI SICUREZZA

Gli incidenti di ieri a Marassi hanno evidenziato ancora una volta i timori e le paure della gente per la propria sicurezza. Vale per i tifosi ma vale anche per i civili, per chi si trova dalle parti di Marassi in certi giorni, per chi vive e lavora intorno allo stadio. Quali soluzioni diverse riapetto al passato? Qualcuno può propormi qualcosa?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se sia una soluzione diversa da quelle passate ma in ogni caso bisogna rendere le misure efficaci;oltre alla volontà di bloccare i teppisti ed all'aiuto della tecnologia ,ci vuole anche capacità di progettazione degli interventi e decisione nelle sanzioni. per esempio positiva la decisione di impedire la vendita di bottigliette di vetro, birrra ecc prima durante e in concomitanza con le partite.

I gruppi erano organizzati, non c' è stato scoppio spontaneo di tafferugli, allora:

telecamere
nomi e cognomi pubblici
fermi preventivi
ritiro dell'abbonamento ed esclusione da tutti gli stadi per tot tempo
controllo occulto delle telefonate e spostamenti
quando c'è la sicurezza e la psova sanzioni davvero esemplari, pubblicizzate e team sportivi che collaborano con le forze del'ordine
A.A.

erinni ha detto...

A mio parere il problema è come sempre educativo e quindi di tutti. Non si può sperare che cambi qualcosa o si risolvano i problemi con misure drastiche da parte delle istituzioni quando normalmente ognuno non ha rispetto per niente e per nessuno. Faccio un banalissimo esempio. Scena tipo al parco:porti tuo figlio, tutte le altalene sono occupate, aspetti pazientemente che qualche genitore dica "ora scendi, tu ti sei divertito, ci sono gli altri che aspettano". Puoi aspettare e sperare al massimo senti: " vuoi mica scendere?" e il bambino frignante " no, è mia" e il genitore ti guarda come per dire " mi dispiace ma non so che fare." Quello che insegnamo ai nostri figli è che tutto è permesso, ognuno può decidere per sè e di fatto degli altri chi se ne frega. Quindi a mio parere lo sforzo non può che essere di tutti e rieducare noi stessi a un buon senso che non è più comune. Saluti alla mia prof preferita cui auguro buona fortuna pur sapendo di essere su posizioni politiche diverse.