Prof.ssa M. Rubino

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domenica 23 settembre 2007

PRIME OPINIONI sul futuro Partito Democratico

Tra gli altri, il Partito Democratico va in cerca di

1) giovani e studenti
2) donne
3) adulti non mai politicizzati o disillusi dalla politica.

In questa fase iniziale, a Genova, la ricerca e l’incontro avvengono con difficoltà.
Perché l’incerto scetticismo cittadino ingrigisce tanto le possibili speranze di un partito nuovo mentre l’antipolitica di un grande Grillo dilaga, colorata, da Quinto all’Italia?

Tra gli iniziatori del P.D. e la sensibilità delle persone stanno due precise aree di lontananza.
La prima, lo si è detto e ripetuto, è la sconsolata impressione che vengano riproposte le stesse facce e metodologie riciclate da sempre.
Non è così, non proprio.

Vincenzi pro Veltroni divulgano l’allargamento a precise fasce di società civile; gli universitari e i giovani di Laboratorio
Otto sono già attivi, in giro per la città; tra amici e colleghi ci si interroga. Pochi però hanno inteso che non è questa la fase delle “facce diverse”.

Il 14 ottobre si vota per una Costituente che da Roma crei nuove regole: quel giorno non si danno posti, non si distribuiscono cariche, non ci si iscrive al P.D. Chi vota le liste crea un meccanismo messo in moto da tipologie diverse di persone: politici e non, maschi e non, adulti e non, pare in uguale proporzione. La seconda zona di lontananza è più preoccupante, dal momento che non vi si bada affatto.

E’ l’insofferenza dei non addetti ai lavori al linguaggio, ai proclami di intenti, al politichese astratto.
Veltroni e il suo coordinatore nazionale , Peluffo, in incontri pubblici a Genova, tra Festival dell’ Unità e Palazzo Ducale, hanno dato esempio di comunicazione chiarissima. E’ bello che il nascente P.D. non abbia i protagonisti e il linguaggio che ebbe agli albori la Lega o, qualche anno dopo, Forza Italia. Ma una via di mezzo ci sarà pure tra il parlare problematico a rischio di contorta autoreferenzialità e la rozzezza semplificatoria: un nuovo linguaggio è necessario. Sul genere di quello simbolico che sta usando, non senza articolare prima il pensiero, un artista che “ci crede” quale è Moni Ovadia: “ Se non ci buttiamo su Veltroni, alla fine ci ribecchiamo Berlusconi”.

Margherita Rubino

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao
ho trovato il tuo nome tra i candidati alle primarie del Dartito Democratico; sei anche capolista ,vero? In che circoscrizione?
Grazie per la risposta
Andrea A.

Margherita R. ha detto...

Caro andrea,

è come pensavo. La stampa da tempo riporta interventi ben pensati e ben scritti, pareri, sentenze sul P.D., ma fa poca informazione. I commenti e non i fatti, in pratica. Se hai letto il mio nome è perchè, da ieri, sono capolista per la Circoscrizione Val Bisagno. Tra gli altri, è con me in lista il senatore Graziano Mazzarello, quello che, essendo attualmente senatore della repubblica, ha proposto in Senato di abolire FIN DA ORA, subito, subitissimo certi privilegi. Il risultato? E' stato soprannominato PAZZERELLO. Essere in lista non significa essere qualcuno da un punto di vista politico. Tutti i componenti della lista dovranno costituire, a Roma, un parlamentino che elegga una commissione che scriva le nuove regole di un partito nuov. Spero, credo che tu vada semplicemente a votare, qualunque sia la tua circoscrizione. Non prendi impegni, apri una possibilità!

ciao
margherita

Anonimo ha detto...

Rincuora non poco sapere che persone rappresentative del mondo che lavora abbiano deciso di mettere direttamente le proprie esperienze e risorse al servizio di questo paese, per evitare che ancora possano essere disperse al vento le sue opportunità e potenzialità.
Personalmente penso che non si possa ridurre la politica a un modo giusto o a un modo sbagliato di agire; fatto fondamentale è che le riforme vengano attuate e, perché ciò sia possibile, è necessaria la volontà.
Credo che il momento sia giusto e il tempo sia nemico, perciò dobbiamo tutti approfittare dell'occasione che ci è offerta, contribuendo ove possibile.
Non è una questione di cambiare per motivazioni fini a se stesse o per una ricerca di consenso, si cambia solo se ciò avviene in meglio.
Perciò sono molto interessato a conoscere i dettagli del programma che si va delineando e seguirò con attenzione questo blog.
Complimenti per l'impegno che sarà gravoso, ma importante per costruire un domani possibile.

Federico

teresa v. ha detto...

Cara Rubino, la tua presenza in lista mi ha convinto ad andare a votare. Ho seguito quanto hai fatto come Presidente dei Buonavoglia. Almeno una che non confonde la cultura con i gossip o l'intrattenimento. Teresa V.

Anonimo ha detto...

Cara Prof. Rubino,
pur non conoscendola direttamente, ho spesso avuto modo di apprezzarla dal vivo durante i numerosi incontri del ciclo "Teatro e facoltà", nonché durante la serata organizzata dai "Buonavoglia" al Carlo Felice per Gino Paoli.
Confesso che mi ha sorpreso il suo recente impegno politico a fianco della Vincenzi e di Veltroni, ma sono convinto che con le sue capacità saprà vincere anche questa sfida e per questo avrà il mio appoggio alle primarie del 14 ottobre.
Mario