Prof.ssa M. Rubino

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martedì 25 settembre 2007

OTTIMISMO

Cari amici,

il segretario nazionale da noi sostenuto, Walter Veltroni, esprime ottimismo sulla quantità di gente che andrà a votare per la Costituente del Partito Democratico.

A Genova si prevede che saranno un sesto circa rispetto a quelli che andarono a votare per le primarie di Prodi. La mancanza di fiducia verso la politica è più forte che mai.

In Liguria e a Genova si sono impegnati in tanti, nelle liste nazionali e regionali potete constatare come abbiano "messo la faccia" molti civili, artisti e imprenditori, sindacalisti e avvocati, universitari e giovani attivisti. Cercheremo di divulgare il principio per cui il 14 ottobre diventa quasi un diritto votare per una Costituente Nazionale : un diritto per qualsiasi cittadino che voglia tentare una operazione costruttiva, in attesa di un Partito Nuovo che, se non gli piacerà, non sarà mai il suo partito.

Potrebbe funzionare, però, tra leader del passato (sono in campo i migliori) e forze nuove e diverse (c'è sempre speranza che passi del tempo prima che si guastino). Vedo decine e decine di visitatori su questo blog ogni giorno, i commenti invece sono ancora pochi. Tra le novità di cui discutere stanno due problemi della Valbisagno:

1) Chiudere Marassi e fare lo stadio altrove, a chilometri dal centro cittadino? Lo chiedono quasi tutti i commercianti

2) In attesa del "vigile tuttofare", operativo forse dopo la primavera, chiedere con forza di aumentare gli agenti ora in attività? A Struppa ne risultano solo due, uno di piantone, uno un strada.


A presto, dite la vostra!
margherita

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Prof. Rubino,

il problema dello stadio in mezzo alla città è atavico, e da sempre commercianti e residenti di Marassi ciclicamente se ne lamentano, in particolare dopo l'omicidio del povero Spagnolo nel gennaio 1995 e il conseguente giro di vite governativo che ha progressivamente militarizzato gli stadi italani il giorno delle partite.
La recrudescenza di episodi di violenza come quelli pre-derby di domenica scorsa, peraltro, mi sembra abbia poco a che vedere con l'ubicazione dello stadio. Darsi appuntamento "scientificamente" per menarsi coi tifosi avversari e provocare l'odiata polizia non ha a che fare con il quartiere di Marassi, ma è semplicemente un atto di teppismo che occorre prevenire e reprimere ovunque avvenga. Uno stadio a Sestri Ponente, Cornigliano o Trasta sposterebbe il problema violenza/disagi per residenti e commercianti in un'altra area, magari meno popolata e mno centrale, ma non per questo di "serie B". Senza dimenticare che molti forni, bar e negozi di alimentari nei pressi dello stadio devono la loro fortuna proprio al passaggio dei tifosi prima e dopo la partita, quindi dubito che questi negozianti sarebbero contenti di uno spostamento delle partite in un'altra sede.
Lei cosa ne pensa ?
Gianluca

Anonimo ha detto...

Carissima professoressa Rubino,

ha ragione! lo stadio in centro città è pura follia. Per motivi di sicurezza, per i commercianti, per la viabilità già sofferente della zona...in sostanza: per la tranquillità del quartiere e di tutti coloro che, volenti o nolenti, in quel quartiere ci devono passare anche più volte al giorno.
Indubbiamente e purtroppo, spostare lo stadio non implica la fine automatica di qualsiasi problema di violenza negli stadi. Quella è tutta un'altra cosa. Leggevo su La Repubblica qualche giorno fa di un giovane tifoso genovese (perdono: non so se genoano o doriano), una ragazzo normale, sostanzialmente tranquillo e "per bene", che però confessava dietro la sicurezza di una sorta di tutela giornalistica, che allo stadio infondo ci si va anche per menarsi e per "difendere il territorio". La qual cosa la fa anche il mio cane, che però per difendere il territorio usa un sistema decisamente più inoffensivo, liquido, sicuramente maleodorante ma tutto sommato meno violento.... Se la immagina una campagna di sensibilizzazione anti violenza negli stadi impostata sul sistema di difendesa del territorio dei cani? Sarebbe interessante...
Scherzi a parte, la violenza negli stadi ha poco, o nulla a che fare con lo stadio in quanto contenitore. Per cui, cominciamo a spostare lo stadio. Poi il resto si vedrà.
Quanto ai bar, ai panifici "presi d'assalto" dai tifosi... la domenica pomeriggio o il sabato sera? Frequento spesso alcuni locali della zona, e non è che percepisco tutto questo entusiasmo quando c'è la partita... Anzi, qualcuno teme per la propria vetrina.
Non sò. E' chiaro che è più semplice dire "spostiamo lo stadio" e scatenare un pitoferio di reazioni che spostare effettivamente lo stadio. Però... da qualche parte si deve pur cominicare, no?
grazie
polly